Treepli intervista la coppia di viaggiatori e travel creator @Daleontravel ➡

Si può viaggiare (tanto) ed essere travel creator pur avendo due lavori fissi a tempo pieno? :baggage_claim:

Secondo la coppia di viaggiatori e travel creator @Daleontravel non solo è possibile, ma è facilissimo, se ci si organizza per tempo e si hanno le giuste motivazioni.

Lucia Schettino ha intervistato Daniele e Alessia di @Daleontravel e si è fatta raccontare come organizzare un viaggio quando si lavora full-time, quali sono gli itinerari imperdibili da scoprire nel mondo e come pianificare un viaggio on the road. :oncoming_automobile:

Leggi l’intervista su terminal.t o guarda il video originale sul nostro canale YouTube.

:world_map: Ciao @Daleontravel e benvenuti su treepli. Dove vi trovate in questo momento?
Siamo a casa nostra, in Italia.

:office: Voi non siete viaggiatori full time, vi occupate anche di altro, giusto?
Esattamente, lavorando full-time abbiamo le classiche ferie che coincidono con la chiusura aziendale. Quindi, le settimane a cavallo di Ferragosto e le settimane dopo Natale, che generalmente sono i periodi peggiori per viaggiare.
Però abbiamo fatto di questo limite un’opportunità e - avendo le ferie fisse - possiamo organizzarci per tempo durante l’anno. Ogni volta che ci è possibile, attraversiamo il mondo e cerchiamo di farlo con un budget contenuto; una cosa non facile, soprattutto durante i periodi in cui abbiamo ferie noi.

:calendar: Ecco, quando si parla di viaggi lunghi è facile pensare che si facciano lavori freelance o comunque da “digital nomad”, mentre voi riuscite a organizzarvi bene e godervi i vostri treep pur avendo due lavori a tempo pieno. Qual è il vostro segreto, quanto prima iniziate a pianificare il viaggio per risparmiare il più possibile?

Il tempismo è tutto quando si organizza un viaggio. I viaggi lunghi, che facciamo appunto ad agosto o a dicembre, li prepariamo con almeno tre o quattro mesi di anticipo. L’ideale sarebbe riuscire a farlo anche prima, ma non è sempre così facile.
Per compensare, comunque, facciamo spesso weekend lunghi alla scoperta di mete più vicine, capitali europee, città italiane o anche regioni naturali.

:small_airplane: Così a bruciapelo: meglio weekend fuori porta o itinerario lungo?
Preferibilmente itinerario lungo, perché niente è come partire per andare dall’altra parte del mondo ed esplorare il più possibile. Questo ti è possibile farlo solo quando hai più giorni a disposizione, che ti permettono di goderti il luogo in cui sei e conoscerlo nella sua cultura e nelle persone che lo abitano.

:globe_with_meridians: Da quanto tempo avete la passione per questi viaggi intercontinentali?
Beh, noi stiamo insieme da undici anni e abbiamo iniziato a viaggiare insieme fin da subito. Il primo viaggio, diciamo di “conoscenza”, è stato in Croazia e da quel momento abbiamo cominciato con i viaggi più importanti. Abbiamo fatto un on the road in Puglia, partendo da Vicenza a bordo della nostra macchinina, e dormendo in tenda. Poi l’anno dopo siamo andati in Spagna con le stesse modalità: on the road da Vicenza e poi notti in tenda e siamo arrivati quasi fino al Portogallo. Da lì ci siamo appassionati di viaggi on the road ed è diventata un po’ la nostra modalità di viaggiare. Il 2015 poi è stato un po’ l’anno di svolta, dopo che Alessia si è laureata siamo partiti per un mese alla scoperta degli Stati Uniti.

:framed_picture: Voi avete un profilo comune come travel creator: quando è avvenuto il passaggio da viaggiatori a creator?
Diciamo che il passaggio è nato da un’idea di Daniele, perché io [Alessia] sono sempre stata molto appassionata di fotografia, anche se inizialmente avevo una macchina fotografica molto basic e facevo foto abbastanza classiche, paesaggi, noi due con le mani congiunte… Poi durante il viaggio negli Stati Uniti, nel quale avevo sempre la mia macchina fotografica base, mi accorta che la fotografia stava diventando per me una vera passione e ho iniziato anche a prendere spunto da quello che facevano i fotografi con macchine più serie, per imparare.

Inizialmente a me piaceva l’idea di aprire un blog di viaggi in realtà, perché mi piace moltissimo condividere le esperienze che viviamo. Il blog però sembrava una cosa davvero impegnativa e allora un giorno Daniele ha avuto l’idea di aprire un profilo Instagram.
Così lo abbiamo aperto e abbiamo scelto un nick name che in qualche modo ci rappresentasse. Da qui “Dale” (che è l’unione delle nostre iniziali, Daniele e Alessia) “on travel” perché effettivamente parliamo del mondo travel.

Era il 2018, e abbiamo iniziato a pubblicare una foto al giorno, partendo da questo famoso viaggio negli Stati Uniti. Nel frattempo, io [Alessia] vedevo coppie di creator che facevano foto pazzesche in giro per il mondo e mi sono detta che potevano imparare anche noi. Ho iniziato a studiare, ho investito su una nuova macchina fotografica e costretto Daniele a fare delle foto più spontanee e dinamiche. Ho comprato un cavalletto e… da lì immagino si possa dire che siamo diventati dei creator a tutti gli effetti.

:computer: Come è andata l’esperienza su treepli? Quali viaggi avete pubblicato e perché avete scelto quelli?
Fin’ora abbiamo pubblicato un breve viaggio a Parigi che avevamo fatto in occasione del mio compleanno [Alessia]. È stato davvero bello condividerlo tramite treepli: la procedura guidata è come se ti aiutasse a uscire dall’impasse della “pagina bianca” che magari può presentarsi quando invece posti itinerari su un blog.
treepli ti fornisce già uno schema e ti suggerisce le informazioni interessanti e importanti da condividere con la community, per cui ti aiuta a mettere a fuoco quello che vuoi raccontare a organizzare il tuo treep in modo più strutturato.

:brain: Avete in mente di pubblicare altri treep? Per esempio, il Messico?
Certo, ci piacerebbe molto. Io [Alessia] potrei passare una vita a scrivere di viaggi. I nostri sono sempre molto intensi, non è detto che tutti riescano a stare dietro a certi ritmi, però se ti piace viaggiare e scoprire il mondo, alla fine sei disposto a fare piccoli sacrifici per sfruttare il più possibile il tempo che hai a disposizione.

:zap: treepli in questo ti aiuta perché ti permette di selezionare lo stesso itinerario del creator ma scegliere di modificarlo a seconda delle tue preferenze di viaggio. Sempre a proposito dei vostri viaggi più lunghi, ci sono stati momenti in cui vi siete trovati in difficoltà?
Beh sì, la situazione peggiore è un po’ l’incubo di tutti i viaggiatori, abbiamo perso una coincidenza in aeroporto a causa di un ritardo sul primo volo. È capitato nel 2018, mentre eravamo in viaggio per il Kenya e abbiamo dovuto ritardare il nostro arrivo di un giorno, per cui abbiamo dovuto capire come spostare le prenotazioni e variare il nostro itinerario già programmato.
In quel caso lo scalo era Amsterdam e abbiamo dovuto ri-organizzare tutto da lì. Però alla fine anche queste esperienze sono degli insegnamenti, per esempio, da allora ci assicuriamo sempre che il tempo per la coincidenza sia sufficiente anche in caso di eventuali ritardi.

:earth_africa: Visto che avete parlato di questo viaggio in Kenya del 2018, volete raccontarci qualcosa in particolare di questo viaggio?
Era uno dei nostri primi viaggi, quindi eravamo probabilmente ancora un po’ immaturi e forse non eravamo ancora pronti per andare in Africa. Quando vai alla scoperta di un continente come quello africano devi mettere in conto che quello che troverai sarà completamente diverso da quello a cui sei abitato. L’Africa è un mondo sé, diverso anche dall’America latina, in cui siamo stati.
È stato poi un viaggio bellissimo, abbiamo fatto un safari e visto gli animali in libertà, ma è stato anche molto impegnativo. Purtroppo, non sempre la natura è tutelata come dovrebbe e questo è quello che ti lascia un po’ l’amaro in bocca di questo viaggio.

:vs: Stavo sbirciando il vostro profilo e ho visto che avete visitato anche il Sud America e il Centro America. Di solito tra i viaggiatori c’è una sorta di divisione tra chi ama questa parte di mondo e chi invece preferisce l’Asia. Voi avete una preferenza?
Allora, nella nostra top two dei viaggi che ci sono piaciuti di più fin’ora ci sono l’Indonesia – quindi Asia – e il Perù – quindi Sud America -. In Indonesia siamo stati quest’estate, in Perù qualche anno fa. Sono due posti completamente diversi, che però probabilmente hanno qualcosa in comune tra di loro che è la variabilità di location che è possibile trovare ad appena pochi chilometri di distanza.
Quindi per dire, passi dalla cultura pre-colombiana, in Perù o da quella induista in Indonesia, a spazi naturali incredibili. Abbiamo lasciato il cuore in entrambi i posti, che non potrebbero essere più distanti e diversi l’uno dall’altro, eppure sono legati intrinsecamente per noi. Per noi non c’è quindi competizione tra Asia e America, sono due zone meravigliose del nostro pianeta.

:spider_web: Come interagite di solito con la vostra community? Vi scambiate consigli o sono solo i follower a chiedervi informazioni sui viaggi?
È uno scambio continuo ed è proprio questo è il bello di quando condividi real-time il viaggio che stai facendo, perché ricevi consigli e al tempo stesso li dai. Poi a noi piace molto quando i nostri follower ci chiedono consiglio su uno dei luoghi in cui siamo stati, per esempio adesso ci stanno scrivendo in tanti per consigli sull’Indonesia, perché probabilmente stanno pianificando di andarci la prossima estate. Il fatto che tanta gente voglia ascoltare le nostre esperienze di viaggio è ci dà molto soddisfazione e ci fa sentire degli esperti dei posti che abbiamo amato. Questo aspetto di condivisione è proprio la cosa bella dell’essere sui social.

:sun_with_face: Avete già in mente la prossima destinazione per l’estate?
Ci stiamo informando, più che altro perché i costi dei voli aerei sono molto alti; quindi, per rispettare il nostro stile di viaggio con budget limitato, stiamo facendo alcune considerazioni. Ci siamo imposti il prossimo weekend come timeline per decidere. Comunque ci stiamo concentrando su Africa e Oceania principalmente, per esempio, non abbiamo mai visto l’Australia.

:muscle: Ci sono persone che hanno un po’ il timore di partire per viaggi così lontani, qual è il vostro consiglio per smettere di avere timore e prenotare?
Beh, sicuramente andare per gradi. È impensabile partire la prima volta e andare dall’altra parte del mondo senza aver nemmeno mai preso un aereo. Con l’esperienza si acquisiscono anche le competenze per potersi muovere in territori più lontani o meno attrezzati. L’on the road può essere un buon modo per iniziare e per capire se il viaggio itinerante è qualcosa che può fare per te. Non è necessario essere estremi come noi che viaggiamo con la tenda, si possono prenotare anche in anticipo hotel o bed and breakfast. L’importante è buttarsi e provare.

:palm_tree: Avete mai pensato di mollare tutto, lasciare l’Italia e diventare digital nomad o trasferirvi altrove?
Diciamo che sì, l’idea ci ha sfiorato – anzi, investito – varie volte. Però poi subentrano la famiglia e gli affetti e, nonostante l’idea ci attiri molto, non crediamo che sia fatta per noi. Ci attirano i viaggi lunghi, ma ci trattengono qui i legami e… la cucina italiana! Ovvio, però se potessimo prenderci tre mesi di ferie per viaggiare perché no!