Treepli intervista la coppia di viaggiatori in van @inviaggiosuvangu

Vivere in van e viaggiare per il mondo: il sogno di molti è la realtà quotidiana della coppia di viaggiatori e travel creator @inviaggiosuvangu :camping:.

Lucia Schettino li ha intervistati, per capire com’è la vita di chi viaggia full-time a bordo di un van camperizzato.

Leggi l’intervista su terminal.t o guarda il video originale sul nostro canale YouTube.

:tent: Ciao @inviaggiosuvangu e benvenuti su treepli. Innanzitutto vedo che siete in van quindi dove trovate in questo momento?
Siamo in provincia di Varese. Siamo arrivati ieri sera in Italia.

:world_map: Dove eravate prima?
Eravamo in Svizzera, dove abbiamo passato due settimane. Dalla Spagna siamo andati in Svizzera. In Spagna si stava meglio: faceva caldo!

:school_satchel: Di cosa vi occupate quando siete in viaggio?
Inizialmente lavoravamo da remoto, io facevo l’assistente virtuale, Stefano invece faceva il grafico. Ora lavoriamo come content Creator sui social e inoltre abbiamo i nostri progetti, aiutiamo le persone a vivere il sogno della van life, e proponiamo la nostra guida per capire come camperizzare il van. A breve pubbliceremo anche una guida per aiutare le persone a lavorare da remoto. Insomma, tanti progetti.

:baggage_claim: Volete raccontarci un po’ dell’ultimo viaggio che avete fatto?
I nostri principali viaggi sono stati sicuramente alle Canarie e in Spagna, luoghi in cui ci siamo sentiti totalmente a casa. Vivere la “Van Life” in posti come Lanzarote, Fuerteventura, o comunque la Spagna, è sicuramente l’ideale.

:earth_africa: Quindi siete stati alle Canarie e poi siete tornati nel continente?
Abbiamo alternato un po’. Noi sì, viviamo in viaggio, però alterniamo diverse avventure. Quest’anno, per esempio, siamo abbiamo fatto il cammino di Santiago, poi siamo rientrati a Lanzarote, dove abbiamo aiutato dei nostri amici a camperizzare il loro van.

:blue_car: Da quanto tempo vivete in van e come mai avete preso questa decisione?
Tutto è iniziato a gennaio 2020, quando siamo partiti per l’Australia con un biglietto di sola andata. Già avevamo in mente di fare il giro del Paese in van. Lavoravamo come cameriere e come estetista e l’idea era quella di mettere da parte i soldi e poi comprarci un van. Poi nel 2020 è scoppiata la pandemia di Covid-19 e siamo dovuti rientrare in Italia, quindi questo sogno non si è concretizzato. Tornati in Italia siamo rientrati ognuno a casa dei propri genitori, ma le nostre famiglie abitino a un’ora di distanza l’una dall’altra, quindi durante il lockdown e i mesi successivi di zone rosse non ci siamo praticamente più visti. Non appena ci è stato possibile siamo andati a convivere e questo ha risolto il problema della lontananza. Da lì, dopo circa un anno di convivenza in appartamento, abbiamo deciso di trasferirci in van e unire l’idea di casa con quella di vivere una vita più avventurosa.

:house_with_garden: Ci sono mai stati dei momenti difficili in van in cui avete pensato “non fa per me” o “torniamo a vivere in una casa”?
In van in particolare no, però in generale sì. In Australia, per esempio, abbiamo vissuto per un mese nel deserto, lavorando in un piccolo agriturismo in mezzo al nulla. Le condizioni di vita erano un po’ particolari ed eravamo totalmente fuori dalla “zona comfort”, se così la si vuole chiamare. Alla fine, però, questa esperienza fuori dal comune ci ha dato la possibilità di crescere tanto e di conoscere noi stessi come mai prima di allora avevamo avuto la possibilità di fare.

:luggage: Prima del viaggio in Australia viaggiavate già, o avete iniziato con quello?
La passione del viaggio in realtà è nata dopo, anche perché l’Australia era più concepita come un anno sabbatico da dedicare a noi stessi. Però sì, si può dire che alla fine questa esperienza sia stata quella che ha dato il “la” alla nostra vita da viaggiatori. Il punto di svolta è stato quando, dopo qualche mese in Australia, ci siamo resi conto che stavamo facendo le stesse identiche cose che facevamo qui: lavoravamo per poter poi andare in ferie. In poche parole non stavamo vivendo per niente il presente e vivevamo in attesa del futuro. Da lì abbiamo deciso di fare esperienze più local e più reali, tra cui questa esperienza nel deserto.

:desert: Raccontateci un giorno particolare di questa avventura nel deserto.
Beh allora, un giorno particolare è stato senz’altro quello del nostro arrivo. Dopo 17 ore di viaggio, arriviamo - stanchi morti - a questo agriturismo. Ci accoglie la proprietaria, che ci fa un vero e proprio corso di sopravvivenza - come sopravvivere a ragni, serpenti e animali assassini - e ci spiega cosa dovevamo fare giorno per giorno. Nel frattempo noi siamo letteralmente assaliti dalle mosche. Delle moschine a metà tra una mosca normale e un moscerino, che ti entrano in bocca mentre parli e ti si appoggiano addosso a decine. Comunque, finito lo spiegone, la signora ci accompagna al nostro alloggio e lì… per poco non abbiamo ripreso la macchina per farci 17 ore al contrario. La stanza era sporchissima, la moquette era in condizioni disastrose, c’erano blatte morte ovunque, il bagno comune era in condizioni tremende. In tutto ciò, i nostri colleghi entravano in bagno scalzi e si sedevano sul water come se fosse la toilette dell’Hilton. In quel momento abbiamo davvero pensato di andarcene. Però poi siamo rimasti. Siamo rimasti per le albe sul deserto, per metterci alla prova, per vivere una vita che più lontana dalla nostra non avrebbe potuto essere.

:question: Come interagite con la vostra community, ricevete tante richieste per sapere come approcciarsi alla van life?
Sì, ogni giorno riceviamo tantissime domande e noi cerchiamo di fare del nostro meglio per rispondere a tutti e aiutare tutti a organizzarsi per trasformare la propria vita in una van life.

:newspaper: Qual è il vostro consiglio per le persone che vorrebbero iniziare una van life?
Prima di tutto capire se questo è davvero quello che vogliono, perché non è una vita per tutti. Una volta capito questo, magari dopo aver provato un viaggio in van, è camperizzare un van e poi iniziare a vivere il sogno.

:notebook_with_decorative_cover: State organizzando qualche viaggio al momento?
Sì, ci piacerebbe tornare in Australia per girarla in van. Questa volta lavoriamo per noi stessi da remoto, per cui non ci sono più problemi di lavori o impedimenti. Lì il nostro van sarà un po’ più spartano rispetto a Vangulo, magari un 4x4. Poi vorremmo visitare il Sud America e il Sud Est asiatico.

:spider_web: Per quanto riguarda l’itinerario che avete pubblicato su treepli, come mai avete scelto proprio questo?
Quello alle Canarie è stato il nostro primo viaggio in van e come prima esperienza di vita in van, le Canarie sono davvero il posto ideale. A Fuertevenutra ci sono sterrati, zone molto wild, piazzole di sosta attrezzate, ti puoi fermare ovunque senza timore che qualcuno ti venga a disturbare. E poi il clima è sempre caldo, per cui è anche più facile avere un stile di vita di questo tipo.

:moneybag: Cosa vorreste dire a chi pensa che per viaggiare occorra per forza essere ricchi?
Che noi siamo partiti da meno di zero, facevamo dei lavori semplici e non avevamo tanti soldi da parte, però ci siamo detti, anziché impegnarli in un appartamento, compriamo un van. Per comprarlo abbiamo dovuto chiedere un prestito, ma poi continuando a lavorare ce lo siamo ripagato. Poi in realtà per vivere la van life servono meno soldi che in una vita tradizionale, se ci pensi. Non consumiamo elettricità, non abbiamo le spese di una casa, paghiamo sì la benzina, ma quella la pagavamo anche per andare al lavoro ogni giorno. Il punto è che non si deve pensare che noi siamo sempre in vacanza anzi, la maggior parte delle nostre giornate la passiamo lavorando, proprio come tutti gli altri. La differenza è che quando guardiamo dalla finestra, vediamo sempre una nuova alba o un nuovo tramonto.